Ci sono voluti mesi di negoziati, ma alla fine l’Unione europea ha concordato un testo definitivo che contiene le attese norme sulla plastica usa e getta
 
Quello lanciato dall’Unione europea è un segnale importante, ma siamo ancora lontani da una vera soluzione. Non introducendo misure vincolanti per gli Stati membri per ridurre il consumo di contenitori per alimenti, e ritardando di 4 anni l’obbligo di raccogliere separatamente il 90% delle bottiglie in plastica, l’Europa regala così alle grandi multinazionali la possibilità di fare ancora enormi profitti con la plastica usa e getta a scapito del Pianeta. 
 
Tra le misure più importanti ci sono il divieto di vendita per numerosi articoli in plastica monouso, ad esempio piatti, posate e contenitori in polistirolo espanso, e la responsabilizzazione dei produttori per coprire i costi di gestione e pulizia dei rifiuti derivanti da alcuni prodotti come i mozziconi delle sigarette.
 
Domani i ministri dell’Ambiente europei dovrebbero firmare il testo della direttiva e, successivamente, avranno due anni per recepire la normativa nel quadro nazionale di riferimento.
Il testo approvato lascia ampi margini al nostro governo per rafforzare ulteriormente la normativa e ci auguriamo che il ministro Costa, nel recepimento della direttiva, si impegni a responsabilizzare ulteriormente i produttori e a ridurre ulteriormente la produzione di plastica usa e getta!
 
Più mare, meno plastica!

Il mare non è una discarica: chiedi alle aziende di abbandonare l’usa e getta.

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