E’ arrivata l’estate, tempo di mare e aperitivi all’aria aperta.

Purtroppo però sempre più spesso anche abitudini piacevoli e apparentemente innocue come prendere un cocktail, possono avere un impatto negativo sull’ambiente. La plastica, soprattutto quella usa e getta, è diventata un gravissimo problema per i nostri mari: basti pensare che ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce in acqua.

Calma, calma la buona notizia è che possiamo continuare a farlo serenamente, usando però qualche piccola attenzione che a noi non costa nulla, ma che può essere importantissima per l’ambiente e diventare una buona consuetudine… contagiosa!

Ad esempio: abbiamo veramente bisogno di una cannuccia per goderci il nostro cocktail preferito? E ancora: non sarebbe meglio chiedere di servirci la nostra birra in un bicchiere riutilizzabile invece del classico bicchiere di plastica usa e getta?

Spesso andando a prendere il gelato e fermandomi ai tavolini del bar chiedo di dare ai bambini un cucchiaino in metallo invece della palettina di plastica che tutti usano di default, e… indovinate un po’? Dopo una prima occhiata incuriosita, mentre mi porgono un cucchiaino in metallo, mi sento spesso rispondere che effettivamente la plastica è un problema: perché la verità è che quando solleviamo il problema, le persone sono sensibili.

Ecco perché come Greenpeace abbiamo deciso di promuovere #PlasticaZero, una rete di locali che hanno deciso di “entrare in azione” per ridurre l’inquinamento da plastica dei nostri mari. L’obiettivo è semplice: costruire un network di bar e locali di ristorazione che si impegnano concretamente a non usare prodotti in plastica usa e getta.

Ma cosa significa essere a #PlasticaZero?

Diventare un locale #PlasticaZero vuol dire prima di tutto aderire ai nove punti del Manifesto ed eliminare i prodotti di plastica usa e getta più diffusi, dai bicchieri di plastica alle cannucce, dai piatti alle bottiglie. Ma non solo. Nel momento in cui le iniziative plastic free si moltiplicano, insieme alle false soluzioni, il nostro #PlasticaZero vuole fare la differenza e portare le persone a fare un passo in più, perché sostituire un prodotto di plastica usa e getta con un altro prodotto usa e getta rischia di causare altri impatti ambientali, e non ha senso risolvere un problema per crearne un altro.

Il Pianeta che abbiamo è uno e così le risorse che utilizziamo, il passo da fare è iniziare a puntare sull’eliminare i prodotti di cui non abbiamo bisogno, come una cannuccia (RIDURRE), e sull’usare materiali durevoli, lavabili e riutilizzabili (RIUTILIZZARE). Per chi è #PlasticaZero quindi un bicchiere di carta non è la soluzione (perché non inquiniamo il mare, ma forse stiamo distruggendo le foreste per produrlo!), così come non lo è un bicchiere in plastica biodegradabile e compostabile, che comunque ha un costo ambientale sia per la sua produzione che per il suo smaltimento, e che tra l’altro è stata bandita per produrre alcuni prodotti dalla nuova direttiva UE sulla plastica monouso recentemente approvata. E’ necessario un vero e proprio cambio di mentalità.

Ognuno di noi può contribuire a far crescere la rete #PlasticaZero, sensibilizzando locali e tutti gli esercizi commerciali dove ci rechiamo (dalla palestra alla scuola di yoga): rifiutando un bicchiere di plastica per l’acqua o chiedendo di riempirci la nostra borraccia invece di comprare la solita bottiglietta in plastica.

Ci sono locali in tutta Italia, da Palermo a Napoli, che hanno deciso di fare la differenza eliminando fin da subito non solo alcuni prodotti in plastica usa e getta a cui dovranno comunque rinunciare tra qualche anno, ma anche quelli, come bicchieri o bottiglie, per i quali ancora non è previsto alcun bando a livello comunitario, e sostituirli con materiale durevole, evitando alternative usa e getta.

Per far sapere a tutti che cambiare è possibile abbiamo scelto di organizzare con i nostri volontari una serie di aperitivi #PlasticaZero proprio nel mese di luglio, che a livello globale è il mese dedicato alle mobilitazioni e ai piccoli gesti contro la plastica usa e getta (il cosiddetto “Plastic Free July”).

E se siete riusciti a convincere il vostro locale preferito, il passo per entrare nella rete è semplice: basta rispettare i punti del Manifesto, contattare il gruppo locale più vicino e organizzare insieme un aperitivo #PlasticaZero per sensibilizzare i propri clienti.

Più mare, meno plastica!

Il mare non è una discarica: chiedi alle aziende di abbandonare l’usa e getta.

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