Con il rapporto “Le verità sul caso PFAS: come la popolazione veneta è stata condannata ad anni di grave inquinamento”, Greenpeace denuncia come le autorità locali e gli enti di controllo ambientali potrebbero aver avuto un ruolo chiave nel ritardare gli interventi amministrativi (di bonifica) e le indagini penali a carico dell’azienda chimica Miteni.

Il rapporto è una sintesi dell’annotazione di polizia giudiziaria redatta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Treviso, acquisito da Greenpeace a seguito della chiusura delle indagini relative al procedimento penale n. 1943/16, ovvero relativo a “inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nelle province di Vicenza, Padova e Verona”.

In Italia è in atto un crimine ambientale e sanitario

No ai PFAS e altre sostanze chimiche pericolose.

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