Questa mattina in Piazza del Campidoglio a Roma una nostra delegazione ha presentato all’assessore alla mobilità Eugenio Patanè il nostro studio “L’insostenibile mobilità di Roma”, sulle criticità del sistema di mobilità romano. Per l’occasione, un gruppo di volontarie e volontari ha portato in piazza una grande mappa delle 155 zone urbanistiche di Roma analizzate nello studio.

Durante l’incontro pubblico, i nostri volontari hanno aperto nella piazza antistante la sede dell’Amministrazione capitolina due striscioni con le scritte “Roma città aperta a traffico e smog? No grazie!” e “Roma per le persone non per le auto”.

Con l’incontro di oggi speriamo di aver avviato un dialogo con l’amministrazione capitolina, ma ci aspettiamo di incontrare presto anche il sindaco e di vedere da subito in atto misure per ripensare la mobilità della Capitale.

Ripensare la mobilità di Roma è una delle principali sfide che la neonata amministrazione del sindaco Gualtieri deve affrontare: chiediamo interventi urgenti per decongestionare la città dal traffico privato, fornendo alternative con minore impatto ambientale e più accessibilità per le persone.

Roma ha bisogno di una nuova mobilità

Il nostro studio analizza la situazione critica nella mobilità capitolina: mezzo milione di persone non ha neanche un metro di piste ciclabili a disposizione e una popolazione di 1,7 milioni di cittadini non è ancora adeguatamente servita da bus, tram, treni e metro. Dalla nostra analisi emerge anche che oltre 2 milioni di cittadini non hanno servizi adeguati di mobilità condivisa, soprattutto nei quartieri più periferici. 

Per questo, chiediamo al nuovo sindaco Gualtieri una serie di interventi da attuare subito: potenziare i servizi di trasporto pubblico con veicoli nuovi ed elettrici, ampliare e mettere in sicurezza la rete ciclabile cittadina, promuovere servizi di sharing pubblici accessibili in tutte le zone della città e intervenire per ridurre il numero dei veicoli privati in circolazione, cominciando dalla conferma del bando di tutti i veicoli diesel nel centro città entro il 2024. Alla nuova Amministrazione chiediamo inoltre un’attenzione particolare alle zone più periferiche, che sono spesso le più popolose e con la mobilità più problematica.