La nostra lotta per proteggere l’ambiente ha sempre più a che vedere con la giustizia sociale: man mano che la domanda globale di risorse naturale cresce, infatti, l’ambiente sta diventando la nuova frontiera per battaglie diritti umani e per il nostro futuro.

Per il terzo anno consecutivo, la nostra Associazione ha aderito allo sciopero indetto dal movimento “Non Una di Meno” per l’8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne. Perché Greenpeace combatte ogni giorno per un futuro verde e di pace, che è impossibile realizzare senza uguaglianza e giustizia per tutti e tutte.

Noi di Greenpeace siamo per un mondo dove sia rispettato il rapporto simbiotico tra pace e ambiente, in cui le persone convivono pacificamente tra loro e con la natura, condividendo e rispettando le risorse limitate che abbiamo. Per questo sentiamo nostre le battaglie che Non Una di Meno sta intraprendendo in Italia e nel mondo. Battaglie e lotte femministe, nella accezione contemporanea del termine.

Oggi il movimento femminista non si limita più a rivendicare per le donne gli stessi diritti degli uomini (una lotta essenziale nel contesto della prima ondata), ma è la battaglia di tutte e tutti verso una società più equa e inclusiva.

Il femminismo di oggi è intersezionale (espressione creata dell’accademica e attivista Kimberlé Williams Crenshaw) e ha un approccio che tiene conto di diverse forme di oppressione ed esclusione che nella vita di tutti i giorni non si presentano come realtà separate e che si intersecano con quelle dovute al genere, come ad esempio il razzismo, l’omofobia, la transfobia e così via.

Per citare Non Una Di Meno “il femminismo è liberazione di tutt*, o non è”.

C’è una donna che con la sua storia di attivismo incarna tutto questo, ed è Esther Kiobel, che da oltre 20 anni Esther si batte contro Shell per ottenere giustizia per l’uccisione del marito, impiccato nel 1995 per aver protestato contro il devastante inquinamento causato da Shell nel sud-est della Nigeria.

La sua storia dimostra che giustizia ambientale e parità di genere sono indissolubilmente legate.

Per questo abbiamo invitato questa donna straordinaria ad intervenire l’8 marzo nella sede romana di Greenpeace: un’occasione in cui abbiamo sospeso le nostre attività per poter ascoltre le storie di leadership femminile nelle battaglie per la difesa dei diritti e dell’ambiente, e in cui abbiamo sfilato al corteo e alle iniziative organizzate da Non Una di Meno, a Roma e in tante città d’Italia.