Tommaso Galli/ @Greenpeace

Tra qualche giorno la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo voterà sulla nuova Politica agricola comune (PAC), una voce che rappresenta circa il 40% del bilancio annuale europeo. A che tipo di produzione gli europarlamentari decideranno di destinare questi fondi?

Da un lato un modello agroalimentare che sta divorando il pianeta, nel quale la produzione intensiva di carne e prodotti lattiero-caseari rappresenta una preoccupante fonte di inquinamento non più sostenibile. Dall’altro un modello produttivo basato su aziende di piccole dimensioni che producano meno ma con maggiore qualità.

Il sistema attuale di distribuzione dei fondi pubblici sta foraggiando grandi allevamenti inquinanti, a scapito delle piccole aziende che stanno scomparendo. Con la revisione della PAC è possibile invertire la rotta, a vantaggio della salute pubblica, dell’ambiente e degli stessi lavoratori del mondo agricolo.

Le richieste che facciamo al Governo italiano e all’Unione Europea, sono chiare: mettere fine a sussidi e politiche che sostengono la produzione intensiva di carne e prodotti lattiero-caseari; promuovere la produzione di alimenti da aziende agricole ecologiche e locali; adottare politiche che guidino il cambiamento delle abitudini alimentari e dei modelli di consumo, finalizzati alla riduzione del 50% del consumo di carne e prodotti lattiero-caseari entro il 2050.

Chiediamo agli europarlamentari della Commissione Agricoltura di fare la scelta giusta!

Ferma gli Allevamenti Intensivi

Quello che mangiamo oggi determina il mondo di domani: non mettiamo il Pianeta nel piatto!

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