La nostra spedizione di ricerca in Adriatico “Difendiamo il mare” ha fatto tappa alle Isole Tremiti, dove ha documentato la presenza di rifiuti in plastica in mare aperto e lungo le spiagge. Durante la navigazione, ci siamo imbattuti in chiazze di materiale organico e rifiuti in plastica, come cassette in polistirolo, bottiglie, buste, sacchetti, guanti monouso e reti tubolari usate per l’allevamento delle cozze, a dimostrazione del fatto che l’inquinamento da plastica non ha confini e raggiunge anche un’area marina protetta come quella delle Tremiti. L’impatto delle attività umane e dei cambiamenti climatici rischia di compromettere anche questo ambiente marino unico e ricco di biodiversità.

Non tutta la plastica è visibile

Insieme ai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e del CNR-IAS di Genova, abbiamo condotto in quest’area dei campionamenti per verificare la presenza di microplastiche – minuscole particelle invisibili ad occhio nudo – nell’acqua. Già nel 2017, i nostri studi avevano rilevato valori estremamente elevati di microplastiche al largo dell’arcipelago, dove la dinamica delle  correnti marine prevalenti in Adriatico convoglia materiali estranei all’ecosistema proprio nell’area marina dell’arcipelago pugliese.

Rifiuti sulle spiagge

Il problema dell’inquinamento da plastica, tuttavia, non interessa soltanto il mare aperto, ma anche le spiagge e le comunità costiere. Durante la giornata di pulizia che abbiamo organizzato insieme al Parco nazionale del Gargano, ente gestore dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti a Cala dei Turchi, sull’Isola di Caprara, i bambini delle classi quarta e quinta della scuola primaria dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Monte Sant’Angelo, insieme ai loro genitori, agli insegnanti e ai i ragazzi del gruppo scout Agesci Torre Maggiore 2 e San Severo 1, hanno raccolto in poco più di un’ora oltre venti sacchi di rifiuti su una scogliera apparentemente “pulita”, tra cui tantissime cassette di polistirolo e bottiglie di plastica. 

Dopo le Isole Tremiti, la nostra spedizione prosegue verso Bari e l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, per documentare l’impatto di plastica e cambiamenti climatici in Mare Adriatico. Alla prossima tappa!

Più mare, meno plastica!

Il mare non è una discarica: chiedi alle aziende di abbandonare l’usa e getta.

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