Tutti gli articoli
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Siccità in Sicilia e Sardegna aggravata dalla crisi climatica. Greenpeace Italia: «A pagare devono essere le aziende petrolifere come ENI e non le persone»
Lo studio del World Weather Attribution ha messo in correlazione la grave siccità in corso in Sicilia e in Sardegna con il cambiamento climatico.
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Censura e crisi climatica: perché il caso Pasini al TG1 è il sintomo di una questione ancora più grave
L’episodio che ha coinvolto il fisico del clima Antonello Pasini nel servizio del Tg1 è un segnale profondamente preoccupante, ma non inaspettato. Ecco perché.
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Aumenta la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana. Greenpeace: “Campanello d’allarme”
Crescono anche i focolai d'incendio, monitorati da Greenpeace Brasile a luglio 2024: Amazzonia vicina al punto di non ritorno climatico.
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Tre bugie ricorrenti sugli allevamenti intensivi
Quella che ci troviamo a dover fronteggiare, ogni giorno, sugli allevamenti intensivi, è anche una lotta per la verità. Ecco tre casi eclatanti.
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Vittel e Perrier: le acque di Nestlè contengono PFAS, e non solo
Alcuni pozzi utilizzati per imbottigliare note acque minerali di Nestlé, erano contaminati da PFAS, feci, batteri Escherichia coli e pesticidi.
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La Senna avrà anche meno batteri, ma è piena di PFAS
Le Olimpiadi sono in corso, ma a quanto pare i problemi della Senna non sono finiti.
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Contro la peste suina negli allevamenti, serve cambiare alla radice il modello di zootecnia intensiva
L'alta concentrazione di allevamenti aumenta il rischio di contagio. Scopri perché e sostieni la nostra proposta di legge per cambiare modello!
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Allarme peste suina, Greenpeace: “Approccio governo fallimentare, serve cambiare sistema allevamenti intensivi”
La peste suina, come altre zoonosi, dimostra ancora una volta che il sistema degli allevamenti intensivi è fragile e insostenibile, anche dal punto di vista economico: per questo deve essere cambiato alla radice.
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L’ex Solvay ha ripreso la produzione di PFAS nonostante l’inquinamento del suolo e delle acque
La Provincia di Alessandria ha dato il via libera dopo un fermo temporaneo, ma non ha specificato quali misure siano state prese per limitare l'inquinamento.
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Plastica monouso: l’UE ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia
Il nostro Paese non ha applicato correttamente la direttiva UE: ecco perché.