L’impatto ambientale della carne oggi è uno dei fattori più distruttivi per la salute del pianeta. Dalla deforestazione al cambiamento climatico, fino alla perdita di biodiversità, l’industria della carne ha effetti profondi e devastanti sugli ecosistemi globali. Sorge quindi spontanea una domanda: ma perché la produzione di carne danneggia così gravemente l’ambiente?

Il problema risiede negli allevamenti intensivi, il modello dominante a livello globale. Ogni anno – in particolare in Sud America – ettari di foreste vengono abbattuti per creare nuovi pascoli  e coltivare mangimi per miliardi di animali allevati in tutto il mondo . Le conseguenze di questo sistema sono ormai critiche: l’impatto ambientale della carne, infatti, oggi contribuisce in maniera determinante alle emissioni di gas serra, a un consumo eccessivo di acqua e alla distruzione degli habitat naturali.

In questo articolo esamineremo i 7 motivi principali per cui l’impatto ambientale della carne rappresenta una minaccia seria per il nostro futuro. È fondamentale prendere consapevolezza del problema e agire al più presto: non solo dobbiamo adottare abitudini alimentari più sostenibili, ma per il bene del pianeta e delle prossime generazioni dobbiamo anche ripensare in chiave più sostenibile il nostro sistema produttivo.

Perché l’impatto ambientale della carne è una minaccia per il pianeta

1. È responsabile della deforestazione e di gravi incendi 

La carne industriale è la causa principale della deforestazione a livello globale. In Brasile, agricoltori e allevatori appiccano deliberatamente incendi per liberare spazio da destinare all’allevamento di bovini e coltivare mangimi industriali per gli animali, come la soia. La foresta pluviale amazzonica è stata spesso vittima di incendi appiccati proprio a tal scopo.

Incendio nella foresta amazzonica a Cajueira, Brasile.

2. Aggrava il cambiamento climatico

Il settore agroalimentare è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra, delle quali oltre il 60% provengono dalla produzione ormai sempre più intensiva di prodotti di origine animale. L’impatto climatico della carne, in poche parole, è enorme: equivale più o meno a tutti i viaggi e i voli di tutte le auto, camion e aerei del mondo.

Le foreste sono serbatoi di anidride carbonica, quando vengono distrutte per produrre carne industriale, miliardi di tonnellate di anidride carbonica vengono rilasciate nell’atmosfera, accelerando il riscaldamento globale. Gli alberi abbattuti, inoltre, vengono spesso bruciati causando ulteriori emissioni. Gli alberi  sono essenziali per assorbire il carbonio dall’atmosfera: se li abbattiamo, non possono più aiutarci nella lotta contro il cambiamento climatico.

3. Sta spingendo la foresta pluviale amazzonica verso un punto di non ritorno

Enormi porzioni di foresta pluviale amazzonica sono state sostituite da pascoli e campi di soia destinata a nutrire gli animali allevati in tutto il mondo. Se la deforestazione legata alla produzione intensiva di carne continuerà ai ritmi attuali, l’Amazzonia potrebbe superare un punto di non ritorno climatico, trasformandosi irreversibilmente da foresta pluviale a distesa arida. 

Ciò avrebbe un impatto devastante sulle persone e sugli animali che vivono nella foresta o che ne dipendono direttamente. Potrebbe anche portare a meno precipitazioni, con conseguenze sulla disponibilità di acqua potabile e sull’irrigazione in gran parte del Sud America; e a cambiamenti nei modelli climatici anche in altre parti del mondo.

veduta dall'alto di un'area disboscata di 1645 ettari, a forma di croce, nella foresta amazzonica
Un’area di 1645 ettari della foresta amazzonica disboscata per piantare soia

4. È responsabile di violazioni dei diritti umani

Le popolazioni indigene e le comunità tradizionali, come le comunità geraizeira in Brasile, sono in prima linea nella lotta per proteggere le foreste, sempre più minacciate dall’industria della carne. Un’indagine di Greenpeace Brasile ha dimostrato come le forze di sicurezza che lavorano per il produttore di soia Agronegócio Estrondo, le cui proprietà occupano un’area estesa quattro volte la città di New York, sono arrivate addirittura a rapire e a sparare sui membri delle comunità tradizionali geraizeira. Il tutto per ottenere terreni in cui coltivare mangimi destinati agli animali. Alcuni governi hanno tacitamente incoraggiato gli interessi del business del legno illegale, dell’estrazione mineraria e dell’agroindustria a invadere le terre indigene, e cercando di legalizzare le invasioni ai danni di queste terre, spesso degenerate in violenti conflitti.

5. Sta uccidendo la fauna selvatica

Disboscando le foreste, distruggendo gli habitat e usando pesticidi tossici per coltivare mangimi per animali, l’industria della carne sta contribuendo all’estinzione di migliaia di specie, molte delle quali non sono ancora state scoperte.

Dipendiamo da un ambiente sano per la nostra stessa sopravvivenza: l’enorme abbondanza e varietà del mondo naturale è essenziale per avere cibo e acqua pulita. La rapida perdita di biodiversità, in gran parte causata dall’agricoltura industriale, potrebbe essere una minaccia per la nostra esistenza tanto grande quanto il cambiamento climatico.

Un giaguaro (Panthera onca) nel Mato Grosso, Brasile, nel mezzo della giungla
I giaguari in Brasile hanno perso quasi il 38% del loro habitat

6. Aumenta il rischio di future pandemie come il Covid-19

La distruzione delle foreste e di altre aree per riconvertirle in terreni destinati all’agricoltura e agli allevamenti è una delle principali cause di nuove malattie infettive. Tre quarti delle nuove malattie che colpiscono gli esseri umani provengono dagli animali. Tagliare e bruciare foreste costringe la fauna selvatica alla fuga e a un contatto più frequente con le persone, consentendo a virus anche potenzialmente letali di passare dagli animali agli esseri umani.

Ma non è l’unico rischio per la salute legate alla carne industriale. Gli allevamenti intensivi possono anche aumentare l’insorgere e la diffusione di malattie, sia tra animali che dagli animali agli esseri umani. Il rischio è particolarmente elevato negli allevamenti intensivi, dove migliaia di animali geneticamente simili e confinati in spazi ristretti favoriscono la rapida diffusione e mutazione dei patogeni. Questo aumenta la probabilità che malattie si adattino all’uomo e si diffondano, come è successo con il Covid-19.

7. È un modo inefficiente di mangiare

Le aziende spesso sostengono che la carne industriale sia un modo efficiente di produrre cibo, ma questo ignora i suoi veri costi. Oltre un quarto dell’intera superficie terrestre mondiale è utilizzata per far pascolare animali o coltivare mangimi per gli allevamenti intensivi, sottraendo spazio che potrebbe essere usato per colture destinate alle persone.

Se tutti adottassimo una dieta a base vegetale, avremmo bisogno del 75% in meno di terreni agricoli rispetto a quelli che usiamo oggi. Si tratta di un’area equivalente a quella di Stati Uniti, Cina, Europa e Australia messi insieme. Questo perché ci vuole meno terra per coltivare cibo destinato agli esseri umani, rispetto a quella usata per nutrire gli animali che noi stessi finiamo per mangiare.

Ridurre l’impatto ambientale della carne è essenziale se vogliamo salvare il pianeta

Ridurre l’impatto ambientale della carne è una delle azioni più significative che possiamo intraprendere per proteggere il pianeta e preservare le sue risorse per le generazioni future.

Con la crescente pressione sugli ecosistemi e l’accelerazione dei cambiamenti climatici, è ormai evidente che il modello attuale di produzione della carne non è sostenibile. È necessario promuovere al più presto una riconversione del sistema degli allevamenti intensivi verso pratiche agroecologiche per renderlo un sistema produttivo ripensato su piccola scala, con margini di guadagno più equi per i produttori e con politiche di sostegno ai prezzi che permettano a tutta la popolazione di accedere a cibi sani e di qualità. E, insieme a questo, dobbiamo limitare il consumo di carne e orientare le nostre scelte  verso diete più ricche di alimenti vegetali quali frutta, verdura, cereali e legumi.

Il cambiamento è nelle nostre mani: ogni passo è un contributo fondamentale per dare un futuro al nostro pianeta e a noi stessi!

Se vogliamo ridurre l’impatto ambientale della carne, dobbiamo cominciare dagli allevamenti intensivi

Aiutaci a cambiare questo sistema dannoso per l’ambiente, le persone e gli animali.