-
Mediterraneo da proteggere: l’indagine di Greenpeace sull’effettiva tutela del nostro mare
Meno dell’1% dei mari italiani è sottoposto a misure di tutela efficaci e appena lo 0,04% rientra nel computo delle aree in cui è vietata qualsiasi tipo di attività, inclusa…
-
Media e crisi climatica: il monitoraggio periodico di Greenpeace su quotidiani e TG (2024)
Nel 2024 continua il monitoraggio di Greenpeace Italia sull’informazione dei cambiamenti climatici in Italia cominciato nel 2022 con l’Osservatorio di Pavia, che proseguirà anche per tutto il 2024.
-
Seamount, le montagne sottomarine che nascondono un mondo di biodiversità da proteggere
I seamount sono habitat unici e preziosi, ma presto potrebbero entrare nel mirino delle compagnie minerarie assetate di metalli.
-
Mare Caldo, nuovo rapporto di Greenpeace: «Per tutelare i mari italiani dalla crisi climatica, servono più aree marine protette»
I risultati 2023 dello studio che monitora gli impatti della crisi climatica sulla biodiversità marina nel Mediterraneo.
-
Il Deep Sea Mining è una grave minaccia per le balene
Lo conferma il nostro studio realizzato insieme all’Università di Exeter sui rischi legati alle estrazioni minerarie in acque profonde.
-
La Giusta Causa contro ENI: abbiamo fatto ricorso in Cassazione per la giustizia climatica!
A differenza di quanto sostenuto da ENI, la competenza decisionale su casi come il nostro spetta al giudice ordinario italiano.
-
Deep Sea Mining: l’estrazione mineraria nei fondali marini che minaccia oceani e interi ecosistemi
Il Deep Sea Mining potrebbe spazzare via interi ecosistemi marini. Ma siamo ancora in tempo per fermarlo.
-
A luglio salperemo con la nave Arctic Sunrise nel Mar Mediterraneo: vieni a trovarci!
L'iconica nave di Greenpeace sarà in Italia per condurci nel Mar Mediterraneo durante la nostra spedizione di ricerca “C’è di mezzo il mare” 2024.
-
L’Oscar del Greenwashing: scopri il nostro evento a Roma!
Sta per arrivare un'indimenticabile notte degli Oscar tutta dedicata al greenwashing. Chi vincerà?
-
Vermocane, Greenpeace: la diffusione è colpa della crisi climatica, per prevenire i danni servono più aree marine protette
Secondo l'organizzazione ambientalista, impegnata da anni nel progetto di monitoraggio delle temperature del Mediterraneo "Mare Caldo", occorre tutelare efficacemente i nostri mari e ratificare al più presto il Trattato globale per la protezione degli oceani.