Stamattina abbiamo dato ai Ministeri a Roma i nomi che meritano, apponendo nuove targhe e rinominandoli simbolicamente.

Il Ministero della Transizione Ecologica di Cingolani è così diventato il “Ministero della Finzione Ecologica”, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili di Giovannini il “Ministero dei Treni Persi e dell’Immobilità elettrica”, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di Patuanelli si è trasformato nel “Ministero per gli Allevamenti Intensivi ed Altre Attività Inquinanti” e il Ministero dello Sviluppo Economico di Giorgetti  nel “Ministero dello Sviluppo che Distrugge il Pianeta”.

Il PNRR di Draghi  infatti – ad eccezione di alcuni buoni passaggi come smart grid, accumuli per rinnovabili e solare agrivoltaico – su ambiente e clima è davvero deludente!

Nessuna vera priorità per le rinnovabili, briciole alla mobilità urbana sostenibile e per la cura della biodiversità, nessun intervento serio per l’agricoltura ecologica, ma in compenso una porta spalancata per l’idrogeno blu di ENI (prodotto da gas e usando tecniche rischiose e neppure convenienti come il famoso Carbon Capture and Storage)! Nel PNRR insomma della transizione ecologica si vede a malapena l’ombra.

Doveva essere la svolta verde di un governo che si era impegnato a lasciare un buon Pianeta e avrebbe dovuto condurre il Paese verso un futuro più sostenibile, da protagonisti della lotta alla crisi climatica: quel futuro al momento è solo un miraggio.

Eppure sono tantissime le persone che chiedono e si aspettano dalla politica un vero cambiamento! Nelle ultime settimane, mentre in tanti hanno aderito alla maratona social #IlPianetaSiSalvaAdAprile, più di centomila persone hanno firmato la nostra petizione Restart chiedendo al nuovo governo 10 scelte coraggiose e urgenti per rendere concreta la transizione ecologica.