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Dirty business
Generali, colosso italiano delle assicurazioni, svolge un ruolo di primissimo piano nella copertura assicurativa delle principali centrali a carbone della Polonia, tra cui le più inquinanti di tutta Europa.
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L’ultima bufala italiana sulla pesca illegale del pesce spada
Greenpeace definisce vergognosa la mossa del governo di ricorrere alla Corte di Giustizia europea contro la decisione della Commissione Ue che ha stabilito le quote di pesca del pesce spada, prevedendo un limite ai quantitativi massimi di pesca per la nostra flotta.
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Ogni respiro è un rischio
Recenti ricerche hanno fornito prove sufficienti a dimostrare che l’esposizione ad uno specifico inquinante generato dai combustibili fossili, il biossido di azoto (NO₂), ha un impatto diretto sulla nostra salute
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La sostenibilità ambientale delle draghe idrauliche? Non esiste
Le draghe idrauliche, un attrezzo di pesca ampiamente usato in Italia, potrebbero presto ottenere un marchio di sostenibilità ambientale.
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Emergenza PFAS in Veneto. Chi paga?
Chi paga per l’inquinamento da Pfas in Veneto? È questo uno degli interrogativi principali a cui cerca di dare una risposta il rapporto “Emergenza Pfas in Veneto, chi inquina paga?”.
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CETA: standard europei di sicurezza sotto attacco
Parte oggi la fase di applicazione provvisoria del CETA, accordo commerciale tra Unione europea e Canada.
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Fashion at the crossroads
L’economia circolare è sulla bocca di tutti, ma dietro questa bella etichetta si nasconde il sogno impossibile dell’industria che la circolarità possa risolvere il problema di un consumo eccessivo di risorse.
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Un Mediterraneo pieno di plastica
I materiali di plastica rappresentano tra il 60 e l’80% dei rifiuti marini.
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Non ce la beviamo
Greenpeace pubblica oggi il rapporto “Non ce la beviamo”, in cui vengono presentati i risultati di un monitoraggio condotto dall’associazione sulla presenza di PFAS (sostanze perfluoralchiliche) nell’acqua potabile di alcune zone del Veneto.
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Metà degli italiani compra più abiti del necessario
Un sondaggio condotto da SWG per Greenpeace, su un campione di 1.000 italiani, rivela che un italiano su due dichiara di possedere più capi di abbigliamento di quanti ne abbia realmente bisogno.